Montepulciano (10 Km)
- Chianciano (21 Km)
- Chiusi (30 Km)
- Pienza (10 Km)
- San Quirico (Bagno Vignoni) (34 Km)
- Montalcino (30 Km)
- Abbazia di s.antimo
- Abbazia Monte Oliveto maggiore (35 Km)
- Trequanda (9 Km)
- Siena (50 Km)
- Cortona (40 Km)
- Arezzo (50 Km)
- Lago Trasimeno (30 Km)
MONTEPULCIANO
La splendida cittadina, che per le sue vestigia
artistiche e architettoniche � stata chiamata la "Perla del '500",
conserva intatta la sua bellezza. Salendo per i ripidi borghi, il
visitatore scoprir� bellissimi palazzi e chiese dove i massimi architetti
del Rinascimento trasfusero la loro arte impareggiabile. Da vedere
la splendida Piazza Grande, con il Duomo dalla facciata incompleta
e il Palazzo Comunale; tutto intorno palazzi rinascimentali.
Nella valle sottostante il paese, in un panorama indimenticabile,
risalta la mole elegante del Tempio di San Biagio. Montepulciano
� anche un centro dalla vivacissima attivit� culturale: tra le manifestazioni
pi� note il "Cantiere Internazionale d'Arte" e la rappresentazione
popolare del "Bruscello".
All'economia agricola, sempre importantissima, si
affianca oggi una spiccata vocazione turistica, che vede una delle componenti
pi� importanti nelle Terme di Montepulciano, in localit� S.Albino, dove
vengono sfruttate le propriet� curative di acque e fanghi.
CHIANCIANO
TERME
Sicuramente una delle localit� termali pi�
famose ed importanti d'Italia; peraltro sempre alle acque, � probabilmente
legata la presenza di un significativo insediamento umano che avrebbe
costituito un grosso centro etrusco-romano. Importante testimonianza
al riguardo � il ritrovamento di un monumentale complesso termale
in corso di scavo nella centralissima localit� "Mezzomiglio". Moltissimi
altri reperti di epoca etrusca e romana, alcuni dei quali di recente
scoperta sono visibili nel Museo Civico Archeologico "Delle Acque".
La citt� turistico-termale � sorta attigua alla vecchia Chianciano
medievale che racchiude in s� i piccoli tesori dell'arte romanica
e rinascimentale: alcuni di questi tesori - come dipinti di scuola
Senese e Fiorentina, di seguaci di Duccio di Buoninsegna e Arnolfo
di Cambio - � possibile ammirarli nel Museo di Arte Sacra presso
il Palazzo dell'Arcipretura.
Chianciano � situata a circa 550 metri s.l.m. immersa
in grandi boschi di querce, faggi, lecci e castagni, tra la Valdichiana
e la Val d'Orcia dove, unitamente all'ambiente tipicamente toscano, possiamo
ancora ammirare bastioni, rocche castelli e abbazie. Questo ambiente,
ancora incontaminato, fa da corona alle famose sorgenti termo-minerali;
Chianciano Terme offre dunque tutti i vantaggi climatici e turistici derivanti
dalla sua posizione geografica.
CHIUSI
Gi� importantissima in epoca etrusca, Chiusi
visse il suo periodo di massimo splendore all'epoca del leggendario
Re Porsenna. Importantissimi reperti frutto di scavi archeologici
che proseguono con successo anche attualmente, sono visibili presso
il "Museo Archeologico Nazionale Etrusco". Di fronte a questo c'�
il Duomo, gi� esistente nel XII secolo e trasformato nel 1585; adiacente
all'edificio � stato istituito negli anni '30 il "Museo della Cattedrale",
che custodisce importanti reperti tra cui dei preziosi messali miniati.
Nel territorio sono state anche riportate alla luce
delle tombe etrusche come quella della Pellegrina, quella della Scimmia,
del Leone, quella della Pania e numerosissime altre. Il cristianesimo
si diffuse in questi luoghi molto rapidamente; ne sono prova le Catacombe
di Santa Mustiola e di Santa Caterina. Oltre alle catacombe � visitabile
il cosiddetto "labirinto di Porsenna", consistente in un intricato sistema
di cunnicoli sotterranei, che porta alla Cisterna risalente al I secolo
d.C.. Per tutto questo, ma anche per le notevoli attrattive naturali,
Chiusi sta sviluppando la propria vocazione turistica. Un importante richiamo
� costituito dal lago di Chiusi, a valle della citt�, tranquillo specchio
d'acqua dov'� possibile fare pesca sportiva e bird watching.
PIENZA
In origine "Castello di Corsignano", Pienza
prese il nome attuale in onore del Papa Pio II Piccolomini, che
ne avvi�, nella seconda met� del '400 la ristrutturazione con la
quale si tendeva a concretizzare l'immagine utopica di citt� ideale.
Tutto il borgo � un piccolo gioiello da vedere, ma in particolare
bisogna soffermarsi nel Duomo, che raccoglie oper di Giovanni di
Paolo, Matteo di Giovanni del Vecchietta, di Sano di Pietro; vi
� pure un altare marmoreo attribuito al Rossellino, l'architetto
che ebbe da Papa Pio II l'incarico di ridisegnare la citt�.
Adiacente al Duomo vi � il "Museo Diocesano", dov'�
possibile ammirare opere della scuola del Sodoma e di Sano di Pietro,
arazzi fiamminghi del '400 e '500. A pochi metri � invece il bellissimo
Palazzo Piccolomini, edificato su disegno del Bronzino e del Beccafumi.
A valle del paese si sviluppa il paesaggio incantevole del "Parco Artistico
Naturale e Culturale della Val d'Orcia", con calanchi, campi ondulati
e le famose balze cretacee.
SAN QUIRICO
(Bagno Vignoni)
Di origine Etrusca, acquist� importanza grazie
alla vicina Via Franchigena. Fedrico Barbarossa, nel 1154 vi accolse
gli ambasciatori di papa Adriano IV e questo avvenimento viene ricordato
con la" festa del Barbarossa", la terza domenica di Giugno. Nel
1167 fu sede del Vicariato Imperiale. La Firenze di Cosimo I de'
Medici la acquis� nel 1559. La Collegiata dei Santi Quirico e Giuditta
� in stile romanico: Ha tre portali e quello posto a mezzogiorno
viene attribuito a Giovanni Pisano, all'interno si trova un politico
di Sano di Pietro ed un coro del 1432-1502. Palazzo Chigi � del
XVII secolo. "Horti Leonini" (XVI Sec.) sono uno dei primi esempi
Di Giardino all'Italiana: da Agosto ad Ottobre si svolge la mostra
di scultura "Forma nel verde".
La Pieve romanica di S. Maria Assunta � stata, forse,
costruita sui resti di un tempio precristiano. L'Interno della chiesa
di S. Francesco custodisce due statue lignee policrome ed una Madonna
Robbiana. La frazione di Bagno Vignoni era conosciuta fin dai tempi dei
Romani famosa per le benefiche acque che scaturiscono ad una temperatura
di oltre 50 �C e vengono recuperate nel "vascone", posto al centro del
paesino, donandole un'aspetto molto suggestivo. A S. Caterina da Siena
� dedicato un piccolo santuario situato nel porticato al lato della vasca.
Il castello di Vignoni sovrasta l'abitato ed � raggiungibile sin da San
Quirico che da Bagno Vignoni, un percorso naturalistico da poter fare
anche a piedi.
MONTALCINO
Montalcino (m.564) � posta sulla sommit� di
un colle dominante le valli dell' Orcia, dell'Arbia e dell'Ombrone.
Nel giro della citt� si possono ammirare - oltre gli splendidi panorami
-numerose costruzioni medioevali,a cominciare dal palazzo Comunale
- antica sede dei Priori - severa costruzione in pietra decorata
da stemmi e sormontata da un'alta torre, da monumentali loggiati
ad arcate gotiche e a tutto sesto dei sec.XIV -XV, cui seguono la
cattedrale in stile neoclassico, costruita su una Pieve del 1000,
nella cui Capella del Battistero si conservano interessanti sculture;
il santuario della madonna del Soccorso eretto nel 1600 su una quattrocentesca
chiesa a ridosso della port a corniolo; Sant' Agostino gotico-romana,
Sant'Egidio (detta anche Chiesa dei Senesi)dei primi del sec.XIV;
San Francesco con torre quadrangolare.
Museo Civico - Madonna col bambino e i SS.Giovanni
e Pietro, terracotta Robbiana del 1507; S. Sebastiano, altra terracotta
Robbiana del sec. XV. Museo Archeologico - reperti dell'et� paleolitica,
neolitica, del bronzo e del ferro, urne cinerarie e vasi etruschi. Museo
Diocesiano - Crocifisso romanico dei primi del sec.XIII; parti di polittico
di Luca di Tomm�; Madonna col Bambino della Scuola di Duccio di Buoninsegna.
Abbazia di s.Antimo
Storia leggendaria per la splendida Abbazia di Sant'Antimo situata nel comune di Castelnuovo dell'Abate, poco distante da Montalcino, nel cuore della vallata dello Starcia.
Si narra appunto che nell'anno 781 d.C. Carlo Magno, insieme al suo seguito e con delle reliquie dei SS. Antimo e Sebastiano, siano stati sorpresi da una epidemia di peste durante ritorno da una visita papale mentre transitavano dalla via Francigena. Nel sonno, un angelo apparve in sogno all'Imperatore, che gli indico' di raccogliere delle erbe per farne un infuso guaritore per i suoi soldati.
Egli per ringraziare il Signore fece appunto costruire questo exvoto imperiale che fu la base per la costruzione della chiesa nel 1118 aiutata dalla donazione di Bernardo degli Ardengheschi, ma dopo qualche anno, dopo la conquista senese, per l'abbazia inizio' il declino. Declino che continuo' nel 1462 quando il papa pientino Pio II desautoro' l'abbazia che ha dovuto apsettare fino alla fine del secolo scorso per poter godere di una nuova vita.
Le senzazioni dei pellegrini di allora rivivono nel turismo religioso di oggi, che assistendo alle funzioni possono anche apprezzare la particolarita' del canto gregoriano eseguito dai monaci e la suggestiva processione con le fiaccole in onore di Sant'Antimo dell'11 Maggio.
Abbazia Monte Oliveto maggiore
Nel centro
delle crete senesi, nelle vicinanze dello splendido paese
di Asciano, Monte Oliveto Maggiore ha l'aspetto delle grandi
Abbazie Benedettine. Il luogo, di sua natura solitario e selvaggio, � uno stupendo
esempio di bellezza artistica e spirituale. Sul colle, che � quasi epicentro della
riarsa solitudine delle "crete senesi", svetta, nel perimetro di quesi un chilometro quadrato,
una selva di cipressi che frammisti a pini, querce, olivi formano un parco
meraviglioso. Da tre parti, borri e precipizi naturali circondano come una grande muraglia
l'Abbazia alla quale si accede per il ponte levatoio nella torre merlata, dalla quale
una bella Madonna robbiana sembra darti il benvenuto.
Belle cappellette, dedicate
dalla piet� dei monaci ai maggiori santi dell'Ordine, occhieggiano nell'immenso
verde. Nel centro, rossigno e solenne sorge il monastero che � Abbazia territoriale
e Archicenobio della Congregazione. Nel Chiostro grande sono
celebrate dal Signorelli e dal Sodoma le glorie di San Benedetto; su tele ed affreschi
disseminati un p� dappertutto sono cantate le grandezze di Maria, Regina dei monaci. Il
Coro di fra Giovanni da Verona e i Corali miniati da monaci, che umilmente tacquero i
nomi, dicono il poema della preghiera; la biblioteca, anche se spoglia dei suoi
antichi tesori, canta il poema dello studio e della scienza.
Dal sagrato della
chiesa, per la porta d'ingresso aperta nel centro della
costruzione rinascimentale, ti troverai nel Chiostro grande
centro e cuore del monumento artistico.
TREQUANDA
In una delle zone pi� integre della provincia
di Siena si trova il borgo medievale di Trequanda. Il paese si �
sviluppato intorno ad un castello del 1200, di cui oggi resta l'imponente
torre cilindrica merlata. Trequanda � adagiata sulla cima di un
colle, immersa in un ambiente naturale fatto di boschi e ordinate
coltivazioni di vigne e ulivi. Il clima mite ed il paesaggio tipicamente
toscano hanno fatto s� che si affermasse un turismo di tipo climatico
e agrituristico; permane comunque l'agricoltura ed importantissima,
per la qualit� e quantit�, � la produzione di olio, vino, miele,
formaggi e salumi.
Il centro storico sorge attorno ad una ariosa e solare
piazza dove si affaccia la splendida chiesa romanica dedicata ai santi
Pietro e Andrea; l'edifici di fondazione duecentesca, presenta una facciata
a conci di pietra bianchi e scuri, raggiungendo un effetto cromatico abbastanza
raro in questa zona. All'interno � conservata una Ascensione in affresco
del Sodoma e un trittico di Giovanni di Paolo.
SIENA
Situata a 322 mt. sul livello del mare nel cuore della Toscana, questa citt� costruita su delle colline, mantine intatta la caratteristica apparenza medievale, con vicoli stretti e nobili palazzi ognuno ricco di storia.
Siena � di origine etrusca, � stata colonia romana con il nome di Sena Julia; la sua massima importanza l'ha avuta nel medio evo, prima sottomessa dai Longobardi e poi passata sotto il dominio Carolingio. Dopo un lungo periodo di dominio episcopale (dal 9� all' 11� secolo) la citt� raggiunse il suo massimo splendore dopo essere divenuto un Comune autonomo (1147), adottando una politica espansionistica nei confronti dei territori limitrofi.
Il confronto con Firenze divenne inevitabile e la guerra dur�, con varie vicissitudini, fino al 1555, quando dopo un lungo assedio, Siena fu conquistata dai fiorentini, perdendo cos� la propria autonomia e diventando parte del Granducato di Toscana, condividendone le sorti fino all' unificazione dell'Italia (1861).
Eventi: Palio of Contrade (2 Luglio e 16 Agosto), Festa di S. Caterina (29 Aprile), Settimane Musicali a Siena (Settembre).
CORTONA
Fu una delle 12 citt� della confederazione
etrusca, e delle sue primitive mura ciclopiche si possono ancora
oggi osservare imponenti tratti appena modificati da mura medioevali.
Salvo pochi bei palazzi rinascimentali, il carattere prevalente
degli edifici cortonesi � medioevale e contribuisce a conferire
alle strette ed erte strade un aspetto molto suggestivo. Data la
posizione elevata (600 m. s.l.m.) da ogni punto di Cortona si gode
una stupenda vista che abbraccia tutta la Val di Chiana.
Nel Museo dell'Accademia Etrusca, fra le molte opere
di ogni periodo emergono: il lampadario etrusco detto appunto di Cortona,
uno dei pi� celebrati bronzi dell'antichit�; e la "Musa Polimnia", pittura
ad encausto di epoca romana, di straordinaria bellezza.Nel Museo Diocesano,
oltre ad opere di Luca Signorelli, il grande pittore rinascimentale nativo
di Cortona, si trova una delle pi� belle "Annunciazioni" del Beato Angelico.
Notevolissime le chiese medioevali di S. Francesco e di S. Domenico, il
Palazzo Casali medioevale con facciata rinascimentale, le chiese rinascimentali
di S. Maria Nuova e di S. Niccol�, nelle quali si custodiscono opere d'arte
di gran pregio. Fuori citt� si trovano la tomba etrusca detta "Tanella
di Pitagora" (II sec. a.C.) in localit� Cannaia; tombe etrusche a ipogeo
del sec. VI e VII a.C. in localit� Sodo; in localit� Metelliano la chiesa
romanica di S. Angelo; ed al Calcinaio il bel tempio cinquecentesco di
S. Maria delle Grazie. Il convento delle Celle, fondato da S. Francesco,
� uno dei luoghi pi� suggestivi della zona. La "Via Crucis" del Severini
(sec.XX) segue la mistica rampa che unisce il centro abitato al sovrastante
santuario di S. Margherita, a sua volta dominata dalla possente struttura
della Fortezza del Girifalco.
AREZZO
Arezzo � una citt� adagiata sulle colline toscane ai piedi dell'appennino Tosco-Emiliano che dista circa 80 kilometri da Firenze.
Con i suoi 92.000 abitanti la citt� di Arezzo ha costuito dagli anni del dopoguerra fino ad ora un giusto equilibrio tra uno sviluppo industriale di medie dimensioni, una produzione artigianale qualificata e apprezzata in tutto il mondo e la salvaguardia della natura, organizzata dall'uomo nel rispetto delle leggi ambientali.
Diversi sono i fattori che hanno contribuito a fare di Arezzo una citt� dove � "bello vivere": l'accoglienza della citt� medioevale, le bellezze naturali delle 4 valli che la circondano (Casentino, Valtiberina, Valdichiana e Valdarno) e il continuo sviluppo del settore terziario reso possibile da un'industria sempre in crescita.
La Piazza Grande � il centro medioevale di Arezzo.
Qu� si svolge ogni anno la Giostra del Saracino, torneo medioevale nel quale si confrontano i quartieri storici della citt�.
Particolare importanza riveste il Palazzo delle Logge, disegnato da Giorgio Vasari uno degli aretini pi� famosi nel mondo.
Nella prima domenica di ogni mese il Palazzo delle Logge diventa protagonista per lo svolgersi della FIERA ANTIQUARIA.
L'architettura medioevale cristiana raggiunge uno dei suoi punti pi� alti nella Pieve di S.Maria, con la sua bellissima facciata ricca di sculture risalenti alla scuola di Antelami e con la raffigurazione al suo interno della "La Madonna e Santi" di Lorenzetti.
Un attento e laborioso lavoro di restauro ha ridato splendore a "La Leggenda della Croce", affreschi di Piero della Francesca conservati all'interno della Basilica di S.Francesco.
La Chiesa di S.Domenico conserva un bellissimo Crocifisso del Cimabue.
CASTIGLIONE DEL LAGO
Sorge su un promontorio calcareo che fu un tempo la quarta isola del Trasimeno (m. 304). Diversi rinvenimenti archeologici testimoniano che il centro fu popolato in epoca etrusca e in et� romana.
L'attuale abitato conserva la cinta muraria medioevale e l'antico castello, che attraverso un lungo camminamento illuminato dalla luce delle feritoie, � collegato al cinquecentesco palazzo comunale, fatto edificare sopra un preesistenet edificio da Ascanio della Corgna, marchese di Castiglione del Lago e del Chiugi, nipote di Giulio III, distintosi come uno dei migliori condottieri durante la battaglia di Lepanto del 1571.
Nel piano nobile del palazzo si conservano gli affreschi realizzati nella seconda met� del '500, secondo il gusto rinascimentale romano, dal pesarese Giovanni Pandolfi e dal fiorentino Salvio Savini.
Nella Chiesa della Maddalena, a croce greca, con pregevoli stucchi del Piervittori e pronao neoclassico, si trova la tavola di Eusebio di San Giorgio, del 1500.
Ogni 2 anni in primavera, vi si tiene il raduno internazionale degli acquilonisti, che prende il nome di "Coloriamo i cieli".
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